TREVI - Venuti - Clitunno 26

Ridolfino Venuti - Osservazioni sopra il fiume Clitunno
parte prima, pag. 26

Parerà ad alcuno asssai singolare, che Plinio nell'Epistola da noi sopra referita descriva il Clitunno così copioso di acque, che certamente secondo la descrizione, che egli ne fa, benchè oggigiorno ne porti tal quantità, che ha della profondità e fa andare varj mulini , non ostante non corrisponde di gran lunga a quella, che pare ne accenni Plinio: Ma è da osservarsi, che sotto il Consolato di Ezio la terza volta, e di Simmaco, che corrisponde agli anni di nostra Salute CCCXLVI. il famoso Fonte del nostro Clitunno dovè restare repentinamente mancante di acque, che gl'istessi abitatori circonvicini non l'averiano più riconosciuto: la cagione di così fatto accidente fu il gran terremoto seguito in detto anno, di cui fa menzione Marcellino nella sua Cronaca¹, e più particolarmente Niceforo², dicendo, che il detto

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