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Da Il Corriere dell'Umbria (Foligno - Spoleto) 26/5/2003
 
pag. 21

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Il coordinatore del Wwf, Sauro Presenzini, lancia un forte grido di allarme

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"Il Clitunno è ridotto come una pattumiera"
 

TREVI - "Il Clitunno è ridotto come una pattumiera, nel corso d'acqua viene scaricato di tutto, è diventato una fogna dobbiamo salvarlo, tutti dobbiamo collaborare". A lanciare l'sos è Sauro Presenzini coordinatore nazionale delle guardie del Wwf proprio durante la fase di monitoraggio che l'associazione con il Panda ha iniziato sui principali fiumi del territorio ridotti a rigagnoli o, peggio, a pattumiere. "Il Clitunno - spiega Presenzini - può essere il fiume simbolo di quello che sta accadendo ai nostri corsi d'acqua. Fino a pochi anni fa era un fiume cristallino, con una portata d'acqua maestosa e pieno di fauna selvatica. Oggi è ridotto ad una fogna. Venti chilo-metri di schifezze. Prima le sue acque erano trasparenti cristalline e si vedeva il fondo, perfetto. Ora fa da padrona la melma nera che si è depositata sul fondo. Ci si scarica di tutto e viene trattato come una fogna". La portata d'acqua è diminuita ed anche di molto, una causa potrebbe essere ricercata, come ha spiegato il coordinatore della guardie del Wwf nelle palificazioni che si stanno realizzando lungo il fiume: le perforazioni potrebbero aver ridotto la portata del fiume.

Ma il dito di Presenzini viene puntato contro chi ha autorizzato l'installazione subito dopo le sorgenti, dell'attività di troticultura, secondo lui una vera e propria minaccia per la salute del corso d'acqua. "Non si doveva autorizzare la creazione di una attività che ha come obiettivo alleva-mento di pesce per la vendita - spiega Presenzini - un allevamento intensivo che alleva pesci trattandoli con antibiotici e altri medicinali e che poi, come sembrerebbe, scarica tutto nel fiume. Era necessario adottare un ciclo chiuso, in modo che nel fiume non venisse scaricato nulla, invece queste precauzioni a quanto ci risulta, sembra non avvengono e il peggio è che nessuno fra i soggetti che debbono controllare abbia effettuato monitoraggi: nessuno si è posto questo problema. Senza contare inoltre chi scarica abusivamente sul fiume cercando di raggirare la legge che obbliga uno smaltimento secondo norme ben precise e costose, e che riesce, nella maggior parte dei casi a farla franca". Il monitoraggio che il Wwf sta effettuando su tutti i fiumi intende proprio "scoprire" cosa non va e, con l'aiuto di tutti, cercare di fare qualcosa per sconfiggere tale degrado e tale incuria. Un nuovo appello, quello di Presenzini affinché senza gelosie o altro si possa lavorare insieme per salvare un patrimonio che è di tutti. "Non mi stancherò mai di ripeterlo - dice - l'unione fa la forza. Per questo si deve collaborare tutti insieme per raggiungere un obiettivo comune che riguarda l'ambiente ma anche la nostra salute, Fino a quando il nostro grido sarà isolato ed effettuato ognuno per conto proprio non si otterrà mai quell'attenzione che invece, l'argomento in questione merita".

Francesca Petruccioli

 

 

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