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Dal Corriere dell'Umbria  28/3/2006
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Il comitato di difesa prosegue con le iniziative tese a sensibilizzare l'opinione pubblica

Una fiaccolata per il Clitunno

Intanto pescatori e cacciatori hanno raccolto 1328 firme

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TREVI - Sono determinati e pretendono risposte concrete e certe. I comitati nati a difesa del fiume Clitunno, i pescatori e i tanti singoli cittadini dopo l'ultimo ennesimo grave episodio di inquinamento, che di fatto avrebbe causato la morte biologica del fiume Clitunno, sono pronti a portare avanti la loro battaglia. Tutti uniti per salvaguardare, ma meglio sarebbe dire, risanare il fiume dei poeti. Un corso d'acqua che attraversa ben cinque comuni: Campello, Trevi, Montefalco, Foligno e Bevagna. E tante sono le iniziative già concretizzate in questi ultimi giorni: dalla sottoscrizione avviata dall'Enalpesca ed Enalcaccia che ha raccolto ben 1328 firme, che è stata depositata presso la Procura della Repubblica ed inviata anche ai sindaci dei municipi interessati, alla Provincia di Perugia e alla Regione dell'Umbria. Ma non solo. E' stata annunciata anche una fiaccolata che si snoderà lungo le rive del fiume e che verrà attuata a breve.

Ma nel corso dell'assemblea pubblica promossa dal comitato a difesa del fiume è stato anche richiesto a gran voce un incontro con la Regione da concretizzarsi prima del 9 aprile affinché intervenga con investimenti a supportare i Comuni, che altrimenti da soli con le proprie risorse non sarebbero in grado di concretizzare progetti così importanti. Interventi per affrontare e risolvere in modo definitivo il problema degli scarichi abusivi, della rete fognaria, dei depuratori. E un monitoraggio continuo per evitare che si ripeta il grave episodio del primo marzo e tutte quelle altre criticità che influiscono sulla salute del fiume. Su un punto l'accordo è stato unanime: chi non ottempera alle norme previste dalla legge deve essere punito.

 

E a proposito delle analisi effettuate quel primo marzo, hanno dato come responso "buono" (livello 2). Un risultato che non ha proprio convinto tutti. Tanto che il sindaco di Campello, Paolo Pacifici, come da lui stesso dichiarato, al momento non ha ritenuto opportuno revocare l'ordinanza di divieto di pesca e di attingimento dell'acqua. E' in attesa infatti dei risultati delle analisi effettuate dall'Istituto Zooprofilattico di Perugia sul fegato delle trote trovate morte. "L'amministrazione di Campello - ha spiegato Pacifici dopo aver ascoltato tutti gli interventi - da quando si è insediata si è messa subito al lavoro per affrontare il problema del Clitunno incontrando e sollecitando tutti gli organi competenti. E già una prima risposta è arrivata: sarà messo a disposizione un cospicuo finanziamento per attuare entro due anni tutti i progetti riguardo il potenziamento delle fogne e la zona industriale". Anche il sindaco di Trevi, Giuliano Nalli ha illustrato gli interventi per rimettere e risistemare le infrastruttue che insistono sul territorio trevano. E se l'azione giudiziaria andrà avanti il Comune di Trevi si costituirà parte civile, come già fatto per la vicenda Ecoverde.
 

Anna Maria Piccirilli
 

 
    Fiume Clitunno - L'assemblea dell'altra sera

 

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INQUINAMENTO  -L'associazione punta a scoprire i colpevoli

 

L'Enalpesca domani deposita una denuncia contro ignoti

 

TREVI - SOS Clitunno. Lo stato di inquinamento in cui versa il fiume che segue il percorso della vecchia Flaminia da Campello a Bevagna non può più essere sottovalutato. Per questa ragione la sezione di Perugia dell'Enalpesca ha lanciato un'iniziativa che, dopo la presentazione di un dettagliato dossier sullo stato di inquinamento del fiume, corredato dalla raccolta di 1328 firme, alla Procura della Repubblica di Perugia, nonché agli assessorati all'ambiente di Regione e Provincia, prevede la costituzione come parte civile dell'associazione nella richiesta di risarcimento danni. Domani il primo atto ufficiale di questa protesta, con la posizione dell'Enalpesca che verrà ufficializzata dai legali rappresentanti le istanze dell'associazione attraverso la presentazione di una denuncia contro ignoti presso il Tribunale di Perugia. Nella battaglia in difesa del Clitunno, Enalpesca trova un importante sostegno nell'adesione alla protesta da parte dei sindaci dei comuni attraversati dal fiume, come Trevi, Campello e Bevagna i quali, mantenendo fede a un impegno preso nei giorni della protesta culminata con una conferenza stampa e con il blocco del traffico lungo la vecchia Flaminia ai primi di marzo, hanno annunciato la medesima intenzione di costituirsi parte civile nell'eventuale procedimento penale che andrà a celebrarsi. L'intento comune è sollecitare indagini accurate su quelle che possono essere le cause di un inquinamento senza precedenti per il Clitunno, vittima indifesa della mancanza di scrupoli di chi preferisce danneggiare un patrimonio naturale e faunistico importante come questo fiume, piuttosto che dotarsi delle attrezzature necessarie allo smaltimento dei rifiuti della produzione".

 

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Aggiornamento: 08 marzo 2009.