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Dal Corriere dell'Umbria  1/11/2002, pag. 19
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Il progetto ha come obiettivo il recupero
del patrimonio artistico e culturale del territorio

Il fiume Clitunno verso il rilancio
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Mentre si attendono i risultati delle analisi delle acque
 

TREVI  - Recupero dell’ecosistema e del patrimonio artistico-culturale: questo il Progetto Clitunno che prosegue l’iter per la sua definizione. Iter tanto più determinante viste le vicende di questi ultimi giorni legate a un sospetto inquinamento del fiume. Adesso un altro soggetto si è venuto ad aggiungere ai promotori iniziali: la Soprintendenza dell’Umbria. Ente che, almeno nel caso specifico, si è reso propositivo e si sta attivando per mettere insieme le varie professionalità e che sta lavorando al recupero di alcuni aspetti culturali legati al fiume Clitunno. E così il Consorzio della Bonificazione Umbra interessata al sistema e l’equilibrio idraulico del fiume, l’Arpa per la qualità delle acque e i vari comuni interessati da Campello sul Clitunno, Trevi, Montefalco, Foligno e Bevagna. Coinvolta o che dovrebbe essere coinvolta nell’iniziativa anche la Regione dell’Umbria intenzionata a fare del Progetto Clitunno un’iniziativa senza dubbio ambiziosa attraverso corsi di formazione e qualificazione che potranno diventare punto di riferimento per altre realtà regionali. Progetto teso alla salvaguardia e valorizzazione di questo grande patrimonio che la Regione Umbria possiede, E grande patrimonio il fiume lo è per davvero. Basti pensare ai casali e alle strutture di grande valore e pregio si trovano lungo le sue rive, la fauna, piante e alberi. Il fiume inoltre opportunamente ripulito sarebbe navigabile con le canoe. Una grande attrattiva per i turisti. Naturalmente soddisfatto il sindaco Giuliano Nalli, tra l’altro comune capofila dell’iniziativa, per essere riusciti a mettere insieme tanti soggetti . E a questo proposito sono a disposizione delle somme per redigere il progetto di fattibiltà generale da presentare agli organi competenti per ottenere più cospicui finanziamenti da suddividere poi in stralci esecutivi-funzionali. Insomma ferma l’intenzione di portare avanti il progetto insieme ad altri soggetti e grande determinazione per salvaguardare il fiume Clitunno anche alla luce dei fatti che si sono susseguiti in questi ultimi giorni, le cui cause ancora non sono state rese note. Un ritardo che non si spiega e che nessuno vuole spiegarsi.

Anna Maria Piccirilli

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Aggiornamento: 08 marzo 2009.