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Corriere dell'Umbria 11/3/2006
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Trevi -
Il capogruppo di opposizione Luigi Andreani: "Denunciai il fatto già nel luglio del 2002"Inquinamento del Clitunno, una vecchia storia
"L'ultimo colpo mortale è stato inferto lo scorso l° marzo"
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TREVI (a.m.pic.) - "Era il mese
di luglio del 2002 quando denunciai il gravissimo stato di inquinamento in
cui versava il fiume Clitunno". Lo afferma il capogruppo di opposizione
Luigi Andreani che prosegue. "E non fui creduto, anzi sono stato attaccato
con manifesti affissi sui muri della città, dove mi si accusava di arrecare
danni all'immagine di Trevi con inutili allarmismi. Tanta acqua è passata da
allora, purtroppo sempre più inquinata e nulla è stato fatto né dagli
amministratori di Trevi né da quelli di Campello. Ora l'ultimo fatto quello
dello scorso primo marzo che resterà tristemente famoso sul fronte
dell'inquinamento del fiume Clitunno, perché i soliti ignoti hanno inferto
l'ennesimo colpo mortale alla sopravvivenza del corso d'acqua, riversandovi
dentro veleni ancora non
identificati ma talmente potenti da far morire tutta la fauna ittica
presente. Decine di quintali di pesce - continua Andreani nella nota -
comprese le trote fario che la Provincia di Perugia aveva lasciato per
l'apertura della pesca sportiva avvenuta solo la domenica prima,
galleggiavano prive di vita, trascinate dalla corrente da Campello a Bevagna.
Ora 'si assisterà al solito gioco dello scaricabarile facendoci credere di
non avere nessuna responsabilità e che il caso o la fatalità sono gli unici,
veri responsabili dell'accaduto. Intanto però i due sindaci hanno emesso
un'ordinanza con cui si vieta l'attingimento di acqua dal fiume e la pesca"
Per Andreani inoltre c'è da considerare anche l'inquinamento del torrente
Marroggia che da Campo Salese fino a Casco dell'Acqua, trasporta quantità
industriali di germi patogeni che superano di migliaia di volte la quantità
massima permessa dalla legge "si ha ben chiara la reale situazione che una
fra le più belle e fertili strisce di terra è costretta a sopportare. E i
cittadini - conclude - fino a quando dovranno sopportare questa situazione, dove gli amministratori nulla fanno a difesa dell'ambiente e di un ecosistema che, fra qualche anno, non sarà più in grado di garantire nemmeno la nostra sopravvivenza". |
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Aggiornamento: 08 marzo 2009. |