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Dal Corriere dell'Umbria  26/3/2006
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Inquinamento del Clitunno: gli otto comuni chiedono controlli

I sindaci fanno fronte comune

Serve più coordinamento tra gli enti di vigilanza

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MONTEFALCO - II recente inquinamento del fiume Clitunno ha enormemente scosso l'opinione pubblica dell'intera regione. Singoli cittadini, associazioni ambientaliste, gruppi sportivi di pescatori e amministrazioni pubbliche locali si sono immediatamente attivati nei confronti delle autorità esprimendo sdegno e profonda disapprovazione. Gli otto municipi che fanno parte della "Unione dei Comuni Terre dell'Olio e del Sagrantino" hanno congiuntamente preso posizione nei confronti del disastro ambientale provocato dalla immissione nelle acque limpide del Clitunno di sostanze tossiche che hanno causato la morte della fauna ittica presente. Gli amministratori - si legge nella nota da loro sottoscritta - chiedono che gli enti preposti alla tutela dei corsi d'acqua si adoperino affinché tali atti non abbiano più a ripetersi in futuro. Per questo motivo sarebbe quanto mai opportuno - osservano gli aderenti al sodalizio istituzionale - trovare forme di maggiore coordinamento fra tutti gli enti che devono, per legge, controllare la salubrità delle acque dolci che scorrono nei fiumi del comprensorio.

In questa porzione di Umbria l'arte è storia e la storia è arte. Eccellenze enogastronomiche si sposano alla perfezione con il paesaggio e le tradizioni rurali. In tale contesto si inserisce il Clitunno, il fiume che, nei secoli passati, ha ispirato poeti e scrittori. Mantenerlo pulito - affermano i rappresentanti della Unione - è un imperativo categorico. Gli enti locali, da questo punto di vista, fanno correttamente la loro parte. I depuratori di Foligno, Spoleto, Campello sul Clitunno e Trevi, sono stati potenziati.

Il piano di ambito dell'Ato 3 e della Regione Umbria prevede forme di finanziamento per la loro messa in sicurezza. Ciò che serve - ribadiscono gli esponenti dell'Unione - è un monitoraggio continuo cheia capace di prevenire i rischi di inquinamento di questo splendido fiume che deve restare fruibile da tutti, così come madre natura lo ha consegnato a queste terre.

 

Archivio Domenico Gasparri

 

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Aggiornamento: 08 marzo 2009.