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Da Il Corriere dell'Umbria 8/10/2008,
Perugia -
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Regione, Provincia e Comuni insieme per salvaguardare la salute del fiume
Un patto di ferro per il Clitunno
Siglato un protocollo che migliorerà la qualità ambientale
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Federica Grandis PERUGIA - Un patto per il Clitunno. Ovvero un protocollo d'intesa firmato da Regione, Provincia e Comuni per risanare le acque del fiume e migliorare la qualità ambientale del territorio. A siglare l'importante accordo, ieri mattina in Provincia, c'erano gli assessori all'ambiente della Regione dell'Umbria e della Provincia di Perugia, Lamberto Bottini e Sauro Cristofani, i sindaci dei comuni di Foligno Manlio Marini, di Trevi, Giuliano Nalli, di Campello sul Clitunno, Paolo Pacifici e di Bevagna, Enrico Bastioli. Alla sala della partecipazione c'erano anche il presidente dell'Ambito territoriale ottimale 3 Fausto Libori, il direttore di Arpa Umbria Svedo Piccioni e il presidente del Consorzio della bonificazione umbra Ugo Giannantoni. L'accordo firmato ieri prevede l'attuazione di una serie di azioni concrete e coordinate in grado di garantire efficacemente il risanamento e il miglioramento della qualità ambientale del reticolo del fiume. Il territorio interessato dal protocollo presenta infatti un'elevata criticità ambientale a causa di insediamenti industriali, scarichi inquinanti di origine agricola e della forte pressione insediativa. Una situazione, questa, che si è purtroppo aggravata a seguito dell'incidente verificatosi il 25 novembre 2006 presso l'oleificio "Umbra Olii" di Campello. La condizione generalizzata di degrado relativa al quadro ambientale del fiume e dei suoi affluenti è stata purtroppo confermata da uno studio realizzato da Arpa Umbria. "La tragedia avvenuta due anni fa a Campello sul Clitunno - ha commentato Sauro Cristofani - è stata l'occasione per avviare uno studio analitico e puntuale di Arpa, che offre un quadro preciso della salute dei fiumi e tutti gli strumenti per intervenire. Un modello, questo, che si può ripetere ora per altre situazioni. Tale protocollo non vuole essere repressivo, ma vuole prendere atto della salute del fiume e attivare azioni per la sua salvaguardia e per il controllo del territorio". L'assessore regionale Lamberto Bottini, da parte sua, ha proposto di inserire anche il Clitunno nel recente Piano di tutela della acque della Regione, che fotografa la stato di salute di fiumi e laghi. Uno stato, per l'assessore regionale, "sufficiente se non buono. E' però necessario ragionare - ha proseguito Bottini - da un lato sulle autorizzazioni e i prelievi e dall'altro sui carichi di inquinamento, prodotti chimici, scarichi industriali, depuratori. La salute delle acque dipende da tantissimi fattori. Per il Clitunno si tratta di rilanciare un impegno per la valorizzazione delle sue capacità attrattive, cercando di non scinderlo dall'aspetto della tutela. Non possiamo non intervenire sulla rete fognaria del territorio e sul redime di fondo del fiume che va rimosso. Ed è anche per tale ragione che è necessario condividere la destinazione delle risorse e concentrare gli sforzi: l'Umbria deve rappresentare il luogo delle acque per eccellenza". |
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Aggiornamento: 08 marzo 2009. |