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Dal Corriere dell'Umbria 13/12/2008, Prima Pagina
Foligno - Spoleto
Dal Corriere
dell'Umbria
13/12/2008,
pag. 14
Valle Umbra Sud
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Trevi - Dalle parti di Casco dell'Acqua
una lunga e puzzolente macchia oleosa
Clitunno inquinato, strage di pesci
L'Arpa avvia le procedure, la gente del posto è furiosa
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TREVI - Ancora una volta si torna a parlare del Clitunno e di inquinamento. D'altronde i presupposti c'erano tutti. Quintali di pesci morti, una puzza nauseabonda di olio e chiazze verdastre che galleggiano sul letto del fiume. Interessato al fenomeno, a distanza di qualche giorno, da quando cioè si era formata una schiuma bianca alta più o meno quattro metri e lunga circa otto, è il tratto che scorre lungo Casco dell'Acqua. L'episodio si è verificato ieri mattina, quando alcuni cittadini si sono resi conto che sul letto del fiume galleggiavano macchie oleose dal colore verdastro accompagnate da un odore sgradevole che gravava su tutta l'area. |
Ma quello che più li ha preoccupati è stato vedere galleggiare pesci morti in quantità davvero notevole. Si parla di sei-sette quintali. E così per l'ennesima volta ad avvertire, tramite il 1515 il Corpo forestale dello Stato, è stato Giuseppe Lucidi dell' Arcipesca insieme ad altri volontari della stessa associazione. Intervenute per monitorare la situazione le guardie della Forestale di Trevi mentre i tecnici dell' Arpa hanno effettuato i relativi prelievi dell'acqua, per accertare le cause e le eventuali responsabilità che hanno portato alla moria di pesci. Sembrerebbe che l'inquinamento si sia originato in località Tre Ponti per poi arrivare, grazie alla corrente, fino a Casco dell'Acqua. Tra le ipotesi, quella che qualcuno potrebbe aver scaricato nel canale materiale oleoso, approfittando di questi giorni di piogge continue e di piena nella speranza di farla franca. Saranno le analisi eseguite dai tecnici dell'Arpa a stabilirne con esattezza l'origine e le cause. Le guardie della Forestale di Trevi, da parte loro, per tutta la giornata di ieri hanno monitorato l'area interessata per tenere sotto la controllo la situazione ed acquisire altri elementi utili. Sulla vicenda è intervenuto Giuseppe Lucidi: "E' inutile parlare di valorizzazione del Clitunno quando poi scempi all'ambiente come questo si ripetono senza sosta. E' necessario pensare a controlli più serrati, specialmente quando le condizioni meteo sono favorevole al verificarsi di episodi come questo e si abbassa la guardia. Come si può parlare di ambiente e di bonifica quando ci sono persone incoscienti che continuano a considerare il fiume come una discarica?" Ora, naturalmente, tutti si aspettano che dalle analisi e dalle indagini si riesca a risalire al colpevole di uno scempio del genere. Anna Maria Piccirilli |
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Aggiornamento: 08 marzo 2009. |